Tu che mezzo sei?

TRENO, AEREO, AUTO O CAMPER. DIVERSI PROFILI DI VIAGGIATORE, DIVERSI STILI DI VIAGGIO

19 marzo 2021 - Gerry Filippi - 7 Min

Credo che sia piuttosto naturale, ad un certo punto della propria vita da viaggiatore, assestarsi su una certa tipologia di viaggi, intendendo non solo il tipo di budget da dedicare all’argomento, ma più strettamente partendo dal mezzo di trasporto per iniziare quel periodo, più o meno lungo, che tutti desideriamo una o più volte all’anno.

Ma per un neofita del viaggio, per un novellino, che sia giovane o meno, per uno alla prime armi cos’è che influisce nella scelta di questo o quel mezzo di trasporto?

Iniziando dalla mia esperienza personale, che ancora è tutta in divenire nonostante qualche chilometro alle spalle lo abbia già percorso, ancora non mi è perfettamente chiaro quale sia il mio punto di partenza.



Partiamo dal presupposto che la discriminante, per esempio, tra l’aereo e l’auto o il camper, a mio parere, non esiste se non per una pura barriera mentale. Si può tranquillamente prendere un volo per la parte opposta del mondo e poi proseguire in auto.

Si sente spesso dire che l’auto o il camper, o la moto per i più temerari ed avventurosi, danno un senso maggiore di libertà perché non vincolati ad orari o percorsi o tragitti già stabiliti. Nulla di più falso. Purtroppo chi sceglie esclusivamente questi mezzi deve tenere in conto molte variabili come traffico, strade bloccate, condizioni meteo etc.



Tendenzialmente credo che occorra distinguere le tipologie di viaggiatori in due macro aree:

·        amanti del genere metropolitano

·        amanti del genere “into the wild


Sono due macro insiemi che a loro volta possono contenere tante sottocategorie che rischiano, spesso e volentieri, di intrecciarsi tra di loro.

 

STILE METROPOLITANO



Chi appartiene a questo insieme generalmente è il viaggiatore che non preferisce viaggi molto lunghi in termini di tempo di soggiorno e di durata di viaggio, anche se poi ci sono grosse eccezioni.

Stiamo parlando di persone che sole o in famiglia hanno un’idea della destinazione secca, per es. una classica capitale europea come Londra o Parigi, che sia facilmente raggiungibile in aereo da qualsiasi punto della nazione. Generalmente si dedica alle visite concentrate della città, spesso con guida per ottimizzare i tempi, e che si concede il massimo della liberta nella scelta del ristorante dove cenare o dell’esperienza particolare da raccontare. Sono le stesse persone che finite le mete più blasonate, iniziano poi a cedere nei confronti di destinazioni più a lungo raggio come New York o Dubai o Singapore, mantenendo la stessa tipologia di viaggio ed organizzazione, tutt’al più cedendo alle partenze di gruppo nel caso in cui la destinazione permettesse o obbligasse a spostamenti fuori città.


Fortunatamente noi viviamo in Europa e destinazioni a breve raggio del genere sono molte e con prezzi a portata di mano.

Oltre alle due già citate Parigi e Londra, sono un must le spagnole Madrid e Barcellona, oltre a Siviglia e Valencia, le tedesche Berlino e Monaco o Amburgo, le nordiche Stoccolma, Oslo e Copenaghen, Praga e Budapest o Vienna. Lisbona, Amsterdam o Istanbul e Atene.

Per la Russia Mosca e San Pietroburgo si prestano benissimo allo stile metropolitano, anche nel caso in cui venissero scelte come tappe dello stesso viaggio. Fuori continente vanno alla grande New york e Dubai, ma anche Singapore, Cape Town, Miami, Marrakech, meno Rio de Janeiro, Shanghai e Tokyo, perché, oltre che megalopoli un po' più difficili da gestire, rientrano in un discorso un po' più vasto sia come tempi che come spazi.


Caratteristica che accomuna tutte:

1.     volo diretto per raggiungerle, spesso anche low cost

2.     facilità di organizzare i trasferimenti in città

3.     tempi più o meno brevi per il soggiorno e visite

 

STILE “ INTO THE WILD”



In questo insieme, invece, rientra sia chi ama viaggi di particolare durata, perché magari dispone di maggior tempo da dedicare alle vacanze, sia chi pur non affrontando viaggi lunghi (parliamo anche solo di una settimana o meno) preferisce itinerari che vadano oltre lo schema cittadino.

Generalmente questo tipo di viaggiatore organizza la sua vacanza in funzione di visite brevi ed intense in città, noleggio auto e/o brevi spostamenti in treno per gite fuori porta. Lo stile “into the wild” descrive una tipologia di viaggiatore molto meno rigido e schematico che, senza dubbio pianifica le proprie uscite sulla base del tempo a disposizione, ma non si obbliga al rispetto di una tabella di marcia inflessibile, compatibilmente con orari dei mezzi pubblici o in genere con i mezzi che intende sfruttare nella sua vacanza. La stessa auto, comunque, si espone, come detto sopra, a delle variabili che occorre sempre tenere in mente.

Per esempio, sempre partendo dall’Europa, l’auto è il mezzo ideale per gli itinerari legati ad un qualche percorso gastronomico o religioso e culturale. A mio parere ha poco senso un viaggio secco a Dublino, perché come capitale è piccola, anche se ha tante cose da offrire al turista, ma senza dubbio molte di più ne ha l’Irlanda intera, per cui un percorso che tenga conto di una settimana con 5 giorni di noleggio soddisfa molto di più. Stesso discorso per la Scozia, da Edinburgo a Glasgow passando da costa Est ad Ovest attraverso le Higlands e l’isola di Skye. Bruxelles e le fiandre sono un’altra destinazione che è molto comodo accorpare per i facili collegamenti treno tra la capitale e le sue città più rappresentative come Anversa o Bruges.

Ancora la Route des Vins in Alsazia o la Romantischestrasse in Germania. Le tre capitali baltiche (Riga, Tallinn e Vilnius) sono un esempio di spostamento anche fra nazioni. Bucarest vale la pena 3 giorni, ma con Transilvania e Valacchia si possono raggiungere 7-8 giorni di pura scoperta e divertimento. Porto e la zona nord del Portogallo e la Galizia in Spagna per vedere Santiago de Compostela, se non si decide di abbandonare i mezzi e dedicarsi al Camino de Santiago. Ancora i Castelli della Boemia o della Loira e la Normandia con Mont Saint Michel. Per chi volesse veramente rispettare il titolo della categoria, destinazioni top sono Islanda e Norvegia.

Fuori Europa, senza andare molto lontano, sono facilmente raggiungibili Marocco, Tunisia e Turchia (per la parte che riguarda la Cappadocia) ma anche, un po' più in là, Thailandia e Giappone, Giordania, Nuova Zelanda ed il classico On the Road negli Stati Uniti o Canada.


Alcune nazioni, nonostante possa sembrare magnifico visitarle in questo stile, necessitano di un approfondimento maggiore, perché nonostante Usa e Australia o Cina siano delle medesime dimensioni, grosso modo, le difficoltà negli spostamenti sono maggiori: o perché come in Australia nonostante la buona rete stradale le aree turisticamente rilevanti sono molte, ma a distanze siderali e nel mezzo il nulla, per cui è consigliabile un breve spostamento in auto o con mezzi diversi dall’aereo; oppure perché come in Cina, nonostante l’ottima rete stradale e i collegamenti aerei di livello, il noleggio auto è difficoltoso ancora oggi (infatti è suggeribile lo spostamento in treno che ugualmente comporta molte ore) e poi ogni provincia o distretto è un mondo a parte che merita visite più approfondite.

Sulla stessa linea dell’Australia poi anche la Mongolia, Argentina, Brasile, India o un po' tutta l’America Latina. In questi casi è sempre preferibile affidarsi a professionisti, pur rimanendo fedeli al proprio stile.


Caratteristiche di questo insieme sono quindi:

1.     volo diretto per raggiungere una tappa e rientro dalla medesima o da diverso aeroporto (nei casi di lungo raggio spesso si risparmia con voli a scali intermedi)

2.     noleggio del mezzo si dal primo giorno o dopo un paio di giorni per godere della prima tappa

3.     spostamenti brevi in treno pur scegliendo città metropolitane, ma senza perdere il gusto della scoperta e della chicca fuori porta

4.     maggiore elasticità nelle visite

5.     maggiore facilità di raggiungimento di località oltre itinerari stabiliti

6.     gusto per il piacevole imprevisto o deviazione

7.     incertezze dovute a meteo, traffico, blocco stradale, sciopero mezzi di trasporto etc

 

Sulla base di questa suddivisione è più facile orientarsi sul tipo di mezzo che preferiamo utilizzare per le nostre mete preferite. Chiaro che, se dovesse essere l’Italia la meta preferita, sarebbe quasi inutile dire che forse il mezzo che più si adatta è l’auto. Perché l’Italia è ricca di borghi storici e di città medievali a volte collocate in luoghi difficili da raggiungere con mezzi alternativi. Oppure perché, specie nei viaggi di gruppo o più di 3 persone, l’auto permette di ammortizzare meglio i prezzi.

In realtà lo schema di prima si può perfettamente adattare allo stile di un viaggio in Italia perché l’offerta è molto varia (città metropolitane, città d’arte, percorsi enogastronomici, culturali e religiosi, sport e avventura etc). Si possono usare i mezzi più diversi come traghetto per le isole o aerei per raggiungere le destinazioni dell’arco alpino. I meglio attrezzati possono addirittura pensare alla soluzione camper o moto. La prima in particolare presenta le stesse difficoltà dell’auto ma, con il vantaggio indiscusso, che pur essendo i tempi molto più dilatati non ci si perde dietro il cercare una sistemazione perché l’alloggio segue noi e le nostre scelte.

Alla luce di quanto raccontato la mia esperienza mi insegna che dovrei essere più per lo stile metropolitano, perché l’idea di cogliere tutti gli aspetti di una destinazione secca come New York o Londra mi ha sempre convinto negli anni. Ma paradossalmente ho trovato fantastico l’aver raggiunto una nazione, noleggiato l’auto e goduto tutto ciò che la strada mi ha riservato come in Scozia, Alsazia o Giappone oppure come, sempre in Giappone, spostamenti brevi in treno mi hanno permesso di superare il concetto di grattacieli ed incroci e fermate della metro per catapultarmi in una realtà quasi rurale, ma millenaria e forse ancora più affascinante.

Come vedete non c’è mai una netta separazione o scelta di posizione fra gli stili di viaggio. Esiste sicuramente un momento della vita in cui uno prevarica sull’altro o si equivalgono. Sicuramente, superando gli “anta” è più facile che uno si adatti ad una crociera o ad un villaggio all inclusive alle Maldive che non ad un trekking sul Karakorum o ad un on the road in Nuova Zelanda o ad un estenuante, seppure magica, Transiberiana. Ma tutto può succedere nella vita. Lo scopriremo col tempo!!!

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